Il prossimo 4 ottobre si celebrerà davanti la Corte d’Assise di Catania il processo nato dalle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale sulla sparatoria tra organizzazioni criminali contrapposte dell’8 agosto 2020 nel popoloso rione di Librino in cui morirono Luciano D’Alessandro, di 48 anni, e Vincenzo Scalia, di 29, e rimasero ferite quattro persone. Lo ha deciso il Gup Maria Ivana Cardillo che, accogliendo la richiesta dei Pm Ignazio Fonzo e Alessandro Sorrentino, ha rigettato alcune richieste di accesso al giudizio abbreviato applicando la norna che rende inaccessibile il ricorso a riti alternativi per delitti che prevedono la condanna all’ergastolo.
Rigettata anche la richiesta di esclusione di alcune delle aggravanti contestate e la richiesta di incompatibilità del Gup. Sono undici le persone rinviate a giudizio, a vario titolo, per la sparatoria, con l’aggravante di avere favorito il clan dei Cursoti Milanesi, contrapposto alla cosca Cappello. Altri 13 imputati, ritenuti appartenenti al clan Cappello, sono stati ammessi al rito abbreviato.